Negli ultimi anni i medici, gli scienziati, gli ingegneri e i politici stanno indirizzando sempre maggiori attenzioni verso il supporto di ogni individuo nelle proprie attività, a prescindere dalle diversità che lo caratterizzano. L’obiettivo è garantire a tutti una vita dignitosa: l’accessibilità ad ambienti e oggetti, fisici e virtuali, ci aiuterebbe nel superare tutte le difficoltà quotidiane.
Ogni attività può sembrare semplice da eseguire se non osservata con occhio critico e attento. Basta soffermarsi a pensare alle persone diversamente abili, rallentate o addirittura fermate dalle barriere architettoniche. Oggi ogni luogo pubblico è progettato e costruito con lo scopo di renderlo interamente accessibile da tutti.
La crescente importanza nella vita quotidiana di computer e smartphone, di applicazioni e Internet, sta volgendo le attenzioni globali anche verso l’ambiente tecnico informatico. L’obiettivo è realizzare hardware e software fruibili con facilità dal maggior numero possibile di persone, ed è possibile farlo solo definendo delle linee guida per l’accessibilità in ambito informatico.
Le difficoltà da superare
La soluzione a queste necessità però non è mai scontata. Le diversità da tenere in considerazione sono varie e numerose, qui in elenco le principali:
- Discromatopsia, alterazione nella percezione dei colori (come il daltonismo). Necessita di un’attenta selezione dei colori scelti, soprattutto quando adiacenti.
- Epilessia fotosensibile, causata da effetti lampeggianti e animazioni con schemi ripetuti. Richiede un’attenta scelta negli schemi di animazione.
- Cecità. Necessita di un supporto informatico che sia in grado di leggere al loro posto il contenuto, le funzionalità e le modalità di navigazione del sito o dell’applicazione.
- Ipovisione, con acutezza visiva molto limitata. Necessita dello stesso strumento di lettura per la cecità (screen reader), dell’uso dello zoom del browser o di una funzione equivalente.
- Difficoltà o inabilità nei movimenti. Necessita di dispositivi o modalità innovative in grado di interpretare azioni differenti da quelle comuni per sostituire il classico uso di mouse e tastiera.
Inoltre l’accessibilità migliora l’esperienza utente anche nei casi in cui una circostanza temporanea limita l’usabilità, qualunque sia l’utente. Basti considerare il desiderio di usare lo smartphone con una sola mano perché l’altra è occupata a tenere la borsa, il giacchetto o l’ombrello, oppure di far uso dei soli comandi vocali perché si sta guidando o cucinando. Per questo ogni volta che si realizza un sito disponibile a tutti è consigliato fornire usabilità di qualità in modo da poter soddisfare ogni singolo utente, qualsiasi sia la sua condizione al momento dell’uso.
Cosa devi conoscere
Per provvedere alla risoluzione di queste necessità e per sviluppare tutte le potenzialità del World Wide Web, l’associazione W3C (World Wide Web Consortium) ha definito due strumenti estremamente utili e globalmente riconosciuti: WCAG e WAI.
Le WCAG sono linee guida per l’accessibilità del contenuto web (Web Content Accessibility Guidelines) che ricoprono la maggior parte delle varietà di disabilità e bisogni comuni. Le relative specifiche tecniche sono riconosciute legalmente a livello italiano ed europeo. L’ultima versione 2.1 è stata pubblicata il 5 giugno 2018 e a settembre ne è stata rilasciata una traduzione ufficiale italiana.
La WAI (Web Accessibility Initiative) è un’iniziativa per diffondere strategie, standard e risorse utili per l’accessibilità. Fornisce il materiale e gli strumenti necessari per progettare, sviluppare e valutare l’accessibilità dei siti e delle applicazioni web in relazione alle specifiche WCAG.
Un breve articolo non basta
Nei prossimi articoli continueremo a parlare dell’accessibilità web. Vedremo in dettaglio le pubblicazioni di W3C e degli studiosi più rinomati e presenteremo degli esempi pratici. Rimanere costantemente aggiornati è fondamentale nel web, mondo in continua evoluzione.
Prima di concludere voglio ricordare uno dei più famosi scienziati contemporanei. Grazie a ingegneri informatici ed elettronici ha potuto continuare a far uso della propria mente brillante per tanti anni, regalandoci studi e scoperte illuminanti, contribuendo a rendere la scienza così come oggi la conosciamo.
Stephen Hawking