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I/O 2019 Google e l’accessibilità

Sundar Pichai, Ceo di Big G, presenta le novità del colosso di Mountain View: grande attenzione alla privacy e nuovi strumenti che facilitano il nostro quotidiano.

Pochi giorni fa si è tenuto il consueto appuntamento per i developers di Google. Un keynote dove la tecnologia protagonista è l’intelligenza artificiale. Tra le novità annunciate vorrei parlarvi come l’IA possa essere al servizio dell’accessibilità, attraverso una serie di iniziative che mirano a semplificare e rendere possibile l’interazione con informazioni e servizi da parte di coloro che incontrano ostacoli nell’utilizzo dei dispositivi tradizionali. Lavorando per portali online, fruibili dai cittadini da diversi dispositivi, l’argomento mi ha subito incuriosito.

Google ha annunciato un’iniziativa battezzata Project Euphonia 

L’obiettivo di  Project Euphonia  è quello di impiegare algoritmi di riconoscimento vocale appositamente istruiti al fine di interpretare quanto pronunciato da chi soffre di disturbi del linguaggio per le ragioni più disparate, ad esempio in conseguenza all’insorgere di una patologia debilitante o neurodegenerativa.

Il progetto è stato messo in campo dal team che fa parte del programma AI for Social Good in collaborazione con organizzazioni non-profit come ALS Therapy Development Institute e ALS Residence Initiative. Lo scopo è quello di partire da un set di registrazioni vocali, frasi pronunciate dalle persone affette da un disturbo di questo tipo, così da identificare pattern e ricorrenze, per poi arrivare a elaborare un modello in grado di interpretare il flusso audio prodotto traducendolo in comandi, messaggi da inviare o frasi da impiegare durante le conversazioni.

Sempre dal palco dell’I/O 2019 sono arrivati gli annunci di Live Caption e Live Relay.

La prima è una tecnologia in grado di aggiungere in modo del tutto automatico e in tempo reale i sottotitoli a un video oppure a un podcast, convertendoli in una lingua diversa rispetto a quella originale se necessario. La seconda si occupa invece trascrivere le telefonate, in modo che la comunicazione possa avvenire tra una persona in grado di parlare e un’altra che invece può affidarsi alla scrittura dei messaggi, beneficiando inoltre di suggerimenti mirati mostrati dall’IA, come si può vedere nella demo allegata qui sotto.

Il debutto di Live Caption dovrebbe essere pressoché immediato, mentre Live Relay si trova al momento ancora in fase di sviluppo e potrebbe trascorrere diverso tempo prima di vedere la tecnologia debuttare su larga scala. Come al solito stay tuned…

MR

Fonte: Punto Informatico

Michele Russo: Partenopeo, ingegnere Informatico. Lavoro come Software Engineer in Maggioli dal 2016 per l'area Portali, nello specifico JcityGov, portale per i servizi al cittadino. Amo tutto quello che contiene bit. La mia vita privata resta privata ;)
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