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Liferay, episodio 1

Della mia vita privata, come detto in bio, non ve ne parlo, ma voglio introdurvi nel mio mondo da sviluppatore…

Così ho pensato di scrivere una guida sullo sviluppo di liferay.

L’obiettivo della guida è cercare d’introdurre Liferay e di spiegare quali sono gli strumenti essenziali per affrontare con il piede giusto lo sviluppo di applicazioni a chi si sente “novello” di questo mondo nuovo.

La realizzazione di ogni episodio richiede tempo, quella che purtroppo manca al momento a me, non aspettate quindi uscite settimanali in edicola! Cercherò di fare del mio meglio per essere quanto più possibile costante.

Liferay è un enterprise portal free e open Source scritto in Java, distribuito con licenza GNU LGPL e opzionalmente con licenza commerciale ed è stato posizionato da Gartner nel Magic Quadrant tra i leaders degli “Horizontal portal“, unico open source.

Liferay consiste in tre parti

Un kernel (Liferay Portal), che funge da base per le applicazioni e i contenuti, un Content Management System (Liferay CMS) e una suite di applicazioni per realizzare collaboration e social networks (Liferay Collaboration). È basato su un’architettura service-oriented (SOA), che rende possibile lo sviluppo di applicazioni, chiamate Portlet, a partire dai servizi web esistenti. Queste portlet sono delle applicazioni web scritte in Java, concepite per essere inserite all’interno di un portale, definite negli standard JSR-168 e JSR-286.

Le portlet sono componenti che definiscono il markup della singola applicazione all’interno di una pagina del portale. Esse sono gestite da un portlet container ed un portal server, che è responsabile di servire le pagine al browser. Questi due sistemi, insieme, costituiscono l’infrastruttura del portale necessaria al deployment delle applicazioni.

Per quanto riguarda la persistenza del database, Liferay dispone di un code-generator, chiamato “service builder“, che permette di generare automaticamente entità, script sql e classi di interfaccia al database.

Liferay è Developer Friendly

  • E’ compatibile con l’infrastruttura IT esistente
  • Aderisce e contribuisce alla definizione di nuovi standard
  • Utilizza un sistema di autorizzazioni granulare
  • Integrazione semplificata con i più comuni meccanismi di Single Sign On (SSO)
  • Semplifica le attività di Enterprise Application Integration (EAI)
  • Eseguire le altre applicazioni (PHP, Ruby, Python) in Liferay
  • Aiuta a diventare social grazie a tag library, set di API, Widget e Mashup (C)

Sviluppare e estendere funzionalità su Liferay è reso possibile e agevole grazie a vari framework, i principali sono:

  • Extension Envinronment
  • Plugins Framework
  • Asset Framework

Per essere rapidamente operativi su Liferay Portal bisogna scaricare e installare la Sun/Oracle JDK 7.

Se non si dispone dell’ambiente Java installato nel proprio ambiente non è un problema, il Portal Bundle è fornito con Java JRE e sarà in grado di eseguire il portale. Quindi scaricate il Portal Bundle direttamente dalla sezione download del portale liferay.com. E’ consigliato iniziare la propria esperienza con il Bundle with Tomcat da installare sulla propria workstation. Run Liferay Portal e andare all’indirizzo http://localhost:8080 accedendo con le credenziali test@liferay.com/test

Il Bundle with Tomcat è la soluzione veloce e consigliata per l’installazione del portale in ambiente di sviluppo e comunque è facile trovare installazioni Liferay in esecuzione su Tomcat anche in ambienti di produzione Può essere comunque  installata su tutti gli Application Server che sono JSR154 compliant.

In tomcat troverete le seguenti cartelle:

  • bin: è la directory contenente i file eseguibili di Tomcat
  • conf: è la directory contenente i file di configurazione di Tomcat
  • lib: è la directory che contiene i jar comuni a tutte le Web Application di Tomcat
  • lib/ext: Ci sono e andranno i driver di connessione al data base, le librerie che implementano JavaMail, la libreria portlet.jar che contiene la definizione del JSR168 e JSR286, la libreria portal-service.jar che contiene i bridge che permettono ai singoli portlet di invocare il Service Layer del core di Liferay . Gli eventuali Services sviluppati o di terze parti devono essere posizionati all’interno di lib/ext.
  • webapps: È la directory dove saranno installati tutti i nostri plugin (temi, layout, portlet, hooks, etc.) e dove viene installata la webapp che conterrà Liferay.

Liferay ha realizzato un IDE (Open Source) basato sull’ambiente di sviluppo Eclipse che semplifica lo sviluppo di ogni tipo di plugin per Liferay. Esiste anche una versione commerciale dell’IDE che si chiama Liferay Developer Studio sempre basato su Eclipse che contiene alcune caratteristiche aggiuntive per lo sviluppo sull’edizione commerciale (Enterprise) di Liferay. Tramite questo strumento di sviluppo è possibile quindi realizzare:

  • Portlet, applicazioni Web scritte in Java che sono eseguite all’interno di una porzione di una pagina web.
  • Estendere e personalizzare Liferay attraverso gli Hook.
  • Personalizzare il look and feel attraverso i Themes.
  • Aggiungere dei nuovi layout di pagina attraverso i Layout Template.
  • Implementare nuove estensioni avanzate attraverso gli Ext

Nel prossimo episodio cercheremo di fare una prima portlet di esempio….Stay tuned!

Fonte wikipedia, Antonio Musarra

Michele Russo: Partenopeo, ingegnere Informatico. Lavoro come Software Engineer in Maggioli dal 2016 per l'area Portali, nello specifico JcityGov, portale per i servizi al cittadino. Amo tutto quello che contiene bit. La mia vita privata resta privata ;)
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