Il futuro non è così lontano
L’agenzia cinese Xinhua ha presentato il suo primo anchorman virtuale: l’intelligenza artificiale diventa conduttore televisivo per leggere le notizie.
Un’introduzione dai toni volutamente forzati, ma utile per capire in che direzione sta puntando la Cina nell’immaginare nuove modalità di diffusione delle informazioni. Xinhua (in italiano Agenzia Nuova Cina), la più longeva e influente agenzia stampa della PRC, ha presentato alla World Internet Conference di Wuzhen il suo primo anchorman virtuale. In realtà sono due: Qiu Hao per le news in cinese e Zhang Zhao per quelle in inglese. Un progetto che suscita sensazioni alla Black Mirror (ci torna alla mente l’ascesa politica di Waldo nella seconda stagione). Il risultato nel video in streaming di seguito.
Può lavorare 24 ore al giorno, sette giorni su sette.
Mai un abbassamento di voce, mai un’incertezza, mai un errore. Non è umano, letteralmente, il nuovo ‘mezzobusto’ televisivo che dallo scorso weekend legge le notizie con volto, timbro e perfino gesti che replicano quelli di due noti giornalisti in carne ed ossa. La sua mente invece è una intelligenza artificiale sviluppata dal motore di ricerca cinese Sogou, in grado di imparare e diventare ogni giorno più accurata.
Migliorerà con la pratica.
È diventato a tutti gli effetti ‘membro della redazione’, il primo anchor robot del mondo, e come tutti comincerà dalle cose più semplici, come la lettura delle notizie di Borsa. Grazie agli algoritmi di deep learning evolverà fino a poter gestire anche le breaking news o le edizioni straordinarie, quando gli anchor di punta non saranno disponibili.
Per la realizzazione del conduttore si è iniziato dal campionamento di immagini ottenute registrando un anchorman in carne e ossa, con gli algoritmi dell’IA che intervengono andando a modificare le espressioni del volto e il movimento labiale in base al testo da leggere. La tecnologia ricorda da vicino Synthesizing Obama, il sistema messo a punto dai ricercatori della Università di Washington che partendo dalle registrazioni audio dei discorsi dell’ex presidente USA è in grado, da essi, di generare filmati coerenti con quanto pronunciato.
Secondo Xinhua l’iniziativa non ha altro fine se non quello di ottimizzare costi e risorse.
L’ AI Anchor è operativo 24/7, non commette strafalcioni e un intervento video da trasmettere in TV, sul Web o sui social può essere generato in tempi incredibilmente ridotti, semplicemente dando il testo della news in pasto al software. Ad oggi, ponendo attenzione ad alcuni dettagli nelle animazioni del viso e al tono sintetico della voce, non è difficile identificarne la natura digitale, ma la rapida evoluzione delle tecnologie legate all’intelligenza artificiale potrà arrivare in un futuro non troppo lontano a renderlo pressoché indistinguibile da un collega reale.
Come sia stato accolto dai colleghi non è noto. Lavorare fianco a fianco con un clone di sé stessi che non conosce stanchezze, incertezze o errori, non deve essere una prospettiva rassicurante per gli Zhang o i Qiu in carne e ossa e il loro posto di lavoro. La sua instancabile voce andrà comunque alimentata con notizie scritte da redattori umani.
Sappiate che se dovessi essere sostituito nella vita da un mio clone, state bene sicuri che gli farei fare solo le cose che non mi vanno a genio, come andare la domenica al centro commerciale.